Binge eating: intervento psicologico

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Lo psicologo per il disturbo alimentazione incontrollata

L’alimentazione incontrollata (“binge eating“), le cosiddette abbuffate, porta spesso all’obesità e potrebbe risultare come una forma reattiva ad eventi stressanti: lutti, incidenti, operazioni chirurgiche; eventi che possono dare seguito ad un’obesità, specialmente in pazienti predisposti all’aumento ponderale. L’obesità può anche determinare un’ipersensibilità del paziente per quanto riguarda il suo aspetto e dar luogo ad una mancanza di sicurezza nelle relazioni interpersonali.

I disturbi alimentari coinvolgono la sfera dell’individuo nella sua totalità, manifestandosi a diversi livelli: fisico, emotivo, cognitivo, relazionale e sociale. Per questo motivo è assolutamente importante poterne parlare con uno psicologo-psicoterapeuta ed intraprendere un percorso psicologico.

In alcune circostanze, inoltre, sarà utile e necessario coinvolgere un’équipe multidisciplinare come il medico ed il nutrizionista.

Il disturbo da abbuffate (binge eating disorder) comporta svariate problematiche tra cui:

I processi di pensiero e di ragionamento si caratterizzano per:

La psicoterapia è importante perché le persone che presentano un disturbo dell’alimentazione incontrollata spesso mostrano un quadro clinico di tipo depressivo. Appaiono spesso come persone sofferenti, sovrastate dalla colpa e dalla vergogna

Le abbuffate, dunque, nascondono una natura depressiva con tendenze al rimuginio, ed un senso di avvilimento, di privazione e di vuoto che solo il cibo sembra in grado di attenuare.