Psicologo - Psicoterapeuta LGBTQ+

Cosa si intende per omofobia interiorizzata?

L’omofobia interiorizzata è quell’insieme di sentimenti e atteggiamenti negativi, che vanno dal disagio al disprezzo, che una persona omosessuale può sperimentare (più o meno consapevolmente) nei confronti della propria omosessualità.

L’omofobia interiorizzata, dunque, può essere frutto di un’accettazione passiva da parte della persona omosessuale, sia gay che lesbica, di tutti i pregiudizi, i comportamenti e le opinioni discriminatorie tipici della cultura omofoba in cui siamo immersi. Questo vissuto incide profondamente sul benessere delle persone omosessuali come agente patogeno.

Il grado di omofobia interiorizzata, inoltre, varia da persona a persona in base a diversi fattori:

L’omofobia interiorizzata può manifestarsi sotto forma di una scarsa accettazione di sé, con sentimenti di inferiorità, vergogna, convinzione di essere malati o sbagliati, fino a giungere ad odiare la propria persona.

Tale situazione può condurre il soggetto ad un vero e proprio isolamento sociale.

Non è da escludere la ricorrenza a pensieri suicidari ed attività ad alto rischio come rapporti occasionali non protetti, abuso di alcool o sostanze stupefacenti.

Per tale ragione è importante rivolgersi ad uno psicologo – psicoterapeuta LGBTQI+ in grado di poter aiutare la persona ad affrontare la propria situazione di disagio.